Spogli notarili dal Bambo e altre notizie

martedì 29 novembre 2016

Di un’avvocatessa trevigiana del XIV secolo.



Chi non ricorda Porzia ne “Il mercante di Venezia” che si traveste da uomo, calandosi nei panni di un avvocato per difendere Antonio nel processo in cui Shylock rivendicava la sua libbra di carne, per il ritardo del pagamento del suo debito?
William Shakespeare scrisse quest’opera teatrale tra il 1596 e il 1598, e la finzione scenica permise quello che era impensabile per una donna: l’esercizio della professione, ancora completamente ad appannaggio degli uomini.
Eppure spigolando tra vecchi documenti trevigiani, trascritti dal notaio Gustavo Bampo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, si possono trovare quelli redatti per conto di Katerina da Lozzo dal notaio De Col San Martino Vivenzio, tra il 1371 e il 1374.
Katerian de Locio (Lozzo) viene definita Advocatissa Tarvisij. La definizione lascia intendere che la nobil donna doveva conoscere bene la materia giuridica, e probabilmente praticava quella professione che aveva reso famosa la sua famiglia.
Caterina era figlia di Guidone da Lozzo di Padova e moglie di Gualcellone Tempesta, pure lui avvocato a Treviso, abitanti in contrada di Sant’Agostino.
Nel 1374, nonostante sia sana di corpo e di mente, Caterina redige il suo testamento. È interessante leggere le sue disposizioni testamentarie per capire anche sommariamente la sua personalità
Caterina vuole essere sepolta nella chiesa di San Francesco, nella cappella di San Giovanni Battista dove già il figlio Nicolò riposava, cum una lastra supra e quindi non in un mausoleo o un’arca sepolcrale. Lascia numerosi e corposi legati, come di consueto facevano le persone facoltose in quel periodo, a frati, monache e chiese della città. Sorprende invece quel voler lasciare dei fondi per liberare dalla prigione alcuni carcerati.
Ma non solo: oltre alle consuete messe da celebrarsi dopo la sua morte, Caterina lascia 200 lire di piccoli affinché venga inviata persona idonea ad sanctum passagium contra infidelles, la quale doveva essere mantenuta per un anno a spese dell’eredità. E questo quando Pietro I re di Cipro aveva già siglato da sei anni il trattato di pace con il sultano d’Egitto, mettendo fine anche alla decima crociata.
Una parte cospicua del testamento è dedicata alle disposizioni per la realizzazione dell’arca sepolcrale che doveva accogliere le spoglie del compianto figlio Nicolò.
Caterina vuole che sia magistro Jacomello de Venetijs a realizzare l’arca e per questo dispone vengano spesi cento quattordici ducati d’oro. Giacomello da Venezia potrà realizzare l’opera nella sua bottega e una volta ultimata dovrà trasportarla oltre ad preparandam et conzandam dicta archam nella chiesa di San Francesco per ulteriori sedici ducati d’oro.
Nel caso si dovessero avanzare soldi dalla sepoltura del figlio, ordina ai commissari che venga fatta una cappella nella ditta chiesa.
Lascia poi due parti di tutti i suoi beni ai figli maschi legittimi e naturali del figlio Vampo e la terza parte di tutti i suoi beni, in parti uguali, al figlio Vampo e alla figlia Agnese moglie del quondam nobile milite Bernabò de Macaruffi di Padova, inoltre a donna Mida, sua nipote figlia del predefunto figlio Nicolò e moglie del nobile Armano di Castelbarco.

Silvia Rizzato

martedì 22 novembre 2016

Due Spezierie nella Treviso del Cinquecento






Tra le mercanzie che fecero particolarmente la fortuna della Repubblica di Venezia, furono le spezie.
Per secoli galee e carovane veneziane solcarono i mari e percorsero le vie che portavano ai produttori di spezie tanto che ci furono periodi in cui arrivarono a Venezia fino a cinquemila tonnellate di semi, polveri, cortecce e quant’altro che poi i mercanti veneziani smerciavano in tutta Europa.
Poi però il vento cambiò: Vasco de Gama doppiò il Capo di Buona Speranza e Venezia si indebitò oltre ogni buon senso per coprire le ingenti somme investite in guerre e spese militari. Fu così che il fiorente mercato delle spezie tra la fine del XVI secolo e l’inizio del successivo, passò nelle mani dei portoghesi e ancor più in quelle delle ricche famiglie fiamminghe. Queste ultime si stanziarono liberamente nella città lagunare (i fiamminghi non avevano infatti obbligo di residenza nei fondaci, come invece avveniva per i tedeschi, i turchi o i greci) conducendo i loro affari di import-export sia a Venezia che ad Amsterdam o Amburgo, percorrendo le vie di terra o di mare a seconda della sicurezza che queste garantivano al trasporto delle merci. E proprio per la loro grande disponibilità finanziaria, i fiamminghi riuscirono persino ad acquistare tra il 1646 e il 1669, quel titolo di Nobil Homeni, proprio di quel patriziato veneziano che fin dal 1320 aveva impedito l’aggregazione di nuove famiglie. Quando si dice che con i soldi si fa tutto!
A far delle spezie merce tanto preziosa non furono solo le innumerevoli proprietà medicamentarie che caratterizza la maggior parte di esse, ma anche il fascino e l’esotismo che derivavano dalla loro provenienza da terre lontane e sconosciute.
Ma le spezie non erano solo medicina ma anche cibo e bellezza. Le loro fragranze, l’odore che inebria e il sapore pieno che le caratterizza riuscivano a rendere gradevole qualsiasi unguento o cibo privo di gusto.
E proprio per distinguere i due diversi “rami” di utilizzo del spezie, nella Dominante si crearono due scuole di mestiere, quella degli Spezieri da Medicina e quella degli Spezieri de grosso, altresì noti a Venezia come Confetteri. Da specificare però che anche gli Spezieri da Medicina commerciavano spezie per uso alimentare, ma la loro caratteristica e i loro negozi, come vedremo, erano alquanto diversi.
Spigolando tra le notizie riportato da Gustavo Bampo nel suo Spoglio notarile, è possibile trovare due inventari molti interessanti: uno della spezieria da medicina e aromateria situata in platea S. Lorenzo, all’insegna del Leon d’oro di proprietà di Antonio dal Gallo e datato 1525; e l’altro della spezieria de grosso alla Corona di proprietà di Zampaolo Spitier situata in Croce de Via.
 
Speziaria simili a quella di Antonio dal Gallo
Messer Antonio dal Gallo organizzò la sua bottega con scaffalature dove erano riposti contenitori per lo più in maiolica, in alcuni casi in vetro, con la dicitura esterna di cosa fosse contenuto. Vengono infatti elencati innumerevoli bossoli, alberelli, zucche, vasi e pitèri di varie misure, tutti con il loro coperchio. Un po’ come quelle antiche farmacie che ancora si possono vedere in antichi borghi o nella stessa Venezia!



La spezieria di messer Zampaolo invece era totalmente diversa: sacchi e sacchetti, scatole, mastele, o contenitori assai più rustici raccoglievano le merci preziose e ognuno aveva la sua sessola, o paletta per raccogliere le spezie e pesarle.

Tutta Treviso praticamente passava per le spezierie de grosso, vista la quantità di articoli che vi ci si potevano trovare. In particolare da Zampaolo si potevano incontrare le massaie, le cuoche delle famiglie ricche, i pittori, i calegheri (o scarperi), notai, avvocati o chiunque facesse uso di carta da scrivere e inchiostro, quanti dovevano comperare candele per illuminare la casa o la bottega nelle ore notturne, chi aveva qualche disturbo fisico o i tanti golosi che sapevano che alla Spezieria alla Corona si potevano acquistare caramelle, bon bon e marzapani di tutte le sorti.
Stilare l’inventario della Speziaria alla Corona non fu né cosa facile né veloce. Gli stimatori, altri speziali che si offrirono di redigere il documento – ben due fascicoli scritti fittamente – ci impiegarono più giorni a concludere il loro lavoro. Oltre alle merci presenti nella bottega, che dava su una delle vie principali della città, stimarono anche quelle conservate nei vari piani dell’edificio, compresi i mobili e quanto si trovava nella corte interna e nel laboratorio dove le caldere erano sempre attive per colar cera e preparar confetti.
Ma andiamo a vedere con ordine quanto riportato nell’inventario, trascrivendo magari alcuni stralci significativi.
Tra parentesi, le definizioni tratte per lo più dal Boerio nel suo Dizionario del dialetto veneziano

Un fiaschetto de curame de doi inghistere con laqua muschiata dentro (Si tratta di un fiaschetto di cuoio. L’inghistera è un’unità di misura usata per lo più per la vendita di vino)
Figurete de cera de homeni n. 5
Sponge da terrazzo n. 36 (Spongia o sponza: spugna)
Sponge da cavali n. 270
Spongette da donne n. 200
Sacheti da spetie da onze 3 mazzi n. 63 (spetie o specie: spezie)
Sachetti da spetie da onze 2 mazzi n. 37
Sachetti da spetie da onze 6 mazzi 3
Sachetti da spetie da onze 4 mazzi 7
Sachetti da spetie da onze 1 mazzi 55
Pestachi con la scorza pesa alla grossa L. 53
Grasso di porco descolà in un cadin per far l’onguento rosa L. 14 (grasso liquefatto)
Cera zalla in formelete alla grossa L. 16 (cera gialla in formelle)
Farro netto pesa alla grossa L. 188
Orzo con la scorza quintali 1
Orzo mondo pesa alla grossa L. 49
Farina d’orzo in scattola pesa alla grossa netta L. 3
Risi alla grossa netti pesano L. 202
Carta imperial quinterni 3 sfogli 8
Veriol todescho in un Karatel netto L. 260 (Veriòl: erba che serve a pulire i vetri e per lucidarli. Il Karetel o caretel, è una piccola botte)
Curiandoli masenadi alla grossa L. 20 (Coriandolo macinato)
Zaffara da bochaler alla grossa netta L. 270 (Zafara: sorta di mistura di cui il cobalto è la base e serve per tingere il vetro per lo più turchini)
Sbiacha netta alla grossa pesa L. 66 (Biacca)
Carta fioretton quinterni n. 28 (Sorta di carta bianchissima e con poca colla che si adopera per la stampa)
Carta biava quinterni n. 30 (Chiamasi una specie di carta ordinaria e di colore sbiadato, che serve per involture)
Carta fabriana mezzana risme n. 2
Carta fabriana risme n.
Carta piccola da scrivere risme sei mancho un quinterno a L. 5/6 la risma
Scatole con codogna da n. 18/ pesa con le scatole alla grossa L. 13
Scatole vuode de codognata n. 4
Scatola da lira da confetto vuode n. 48 (Scatola da una libbra)
Specie dolce in doi scatole pesa alla grossa nette L. 17 onze 9 con alcuni scartozzi (Specie: Spezie)
Specie forti in doi scatole pesa alla grossa nette L. 11 onze 9
Manna pesa alla grossa netta L. 1 onze 5
Pomada in un albarel de vero pesa netta L. 2 onze 4 alla grossa (Pomada: pomata)
Violepo de più sorte pesa alla grossa netto L. 4 (Bevanda composta di zucchero bollito in acqua comune o stalata, o di sughi d’erbe o pomi)
Mastelete n. 3 con marenade canditte (Forse trattasi di amarene, altresì dette marinele)
Oro cantarin in una scatolla carte n.6 alla grossa L. 12 onze nuove (o similoro, orpello dove non c’è più oro ma si ha a che fare con rame, zinco e stagno)
Conserva de ruose in un pitter de maiolicha pesa alla grossa netta L. 14 (piter: vaso)
Ampole da un bezo nuove n. 24 (ampolle da un soldo)
Vin cotto in un bochal netto alla grossa pesa L. 5 onze 6
Carte Bergamine in un ligazzo ventiquattro (Carta pecora)
Spago sutile in giaretta L. ventisie
Spago grosso in giarette L. 31
Oro fino batu (battuto ?) da depentor sfogli n. 23
Oro da marzapani sfogli n. 450
Arzento da marzapani sfogli n. 13
Una cassela de carton con doi quinterni de carta tagliatta da mettar fuori de balconi de botega
Una cassela de carton vecchia con stampi de carton de colori vari, foiami da dorar candelotti et cirij (Cirij: ceri)
Una scattola de pezzo con carte stampade de pocho momento
Bossoli de pomada tedeschi vuodi n. 26 bianchi et bossoli rossi todeschi n. 32 et ampole de lagremo n. 26 in una scattola
Una scatolla con alquante scatoline con colori et bosoli, piroli per adornar frutti de zuchero de pocho momento
Un cortel vechio da partir zaffaran de pocho momento
Triacha da cavali in un pitter de maiolicha pesa alla grossa netta dal piter L. 15 (o triaca: Composizione medicinale di moltissimi ingredienti, notissima, che si fabbrica specialmente a Venezia, e di cui si fa gran commercio in Levante)
Euforbio pesto pesa alla grossa L. 2
Vernise da scriver pesa netta a la grossa L. 2
Polipodio onze 6 a la grossa (felce dolce)
Radise de eleboro negro alla grossa L. 2 onze 4 (rosa di Natale)
Porpurina pesa alla grossa netta L. 4 onze 2
Minio grosso pesa alla grossa netto L. 13 (ossido di piombo)
Minio de sbiacha alla grossa L. 2 onze 1
Zallo santo L. 2 alla grossa netto (tintura gialla ricavata dal legno d’Inghilterra o Sgodano de la Giamaica)
Lacha de verzin alla grossa pesa L. 9 onze 6 netta (il verzin è un legno proveniente dall’India da cui si ricava una tintura rossa)
Lacha de grana alla grossa pesa onze 4 ½ netta (Grana: animaletti poco diversi dai pidocchi de’ fichi e dalle cimici degli agrumi. Questa grana serve a tingere in rosso e paonazzo e anche per usi di medicina)
Endago mezan pesa alla grossa L. 1 onze 6 netto (Indaco)
Lacha de cremese pesa la grossa onze 8, netto
Litargirio doro pesa alla grossa netto L. 13 (Sorta di minerale o sia piombo arso e ridotto in cenere)
Verderamo regio et pesto pesa alla grossa netto L. 4 onze 8 (Verde rame)
Fior de crestal netto alla grossa pesa L. 18
Smalto mezzan pesa alla grossa L. 32
Oro pinmento (orpimento) intriego a la grossa pesa L. 29 (minerale usato in pittura per formare il giallo oro)
Sede da peneli pesa a la grossa L. 6 onze 7 nette (setole da pennelli)
Mandole amare pesa alla grossa nette L. 5 onze 3
Terra verde maserada pesa alla grossa netta L. 17
Smalto chiaro alla grossa netto L. 26 onze 3
Smalto scuro pesa alla grossa netto L. 28
Verde porro L. 13 onze 6 alla grossa netto
Galla d’Istria L. 1 onze 10 netta alla grossa (o Gala dei Roveri – produzioni o particolari escrescenze della quercia)
Mandole ambrosine nette L. 148 alla grossa (Mandorle dolci di specie migliore di altre)
Lume de roccha de Civita L. 515 alla grossa
Curiandoli intrieghi L. 116 alla grossa
Veriol roman pesa alla grossa L. 450 (Ginestrina romana)
Naranze concie in mellazzo da mostarda pesa alla grossa nette L. 87 (Arance da mostarda)
Terra negra da depentor pesa netta alla grossa L. 44
Terra zalla masenada pesa netta alla grossa L. 66
Terra rossa da ponente pesa netta alla grossa L. 236
Color de sal pesa netto alla grossa L. 145
Pomelle d’orer pesa netto alla grossa L. 24 (Bacche d’alloro)
Anesi pesa netta alla grossa L. 41 (Anici)
Senavero (cinabro) pesto pesa netto alla grossa L. 29
Senavero intriego pesa netto alla grossa L. 36
Radise de genciana pesa netta alla grossa L. 40
Gienciana pesta pesa netta alla grossa L. 8 onze6
Cumin pesa netto alla grossa L. 5 over 6
Solfero beretin pesa netto L. 9 onze 6 (Zolfo bigio)
Fen grieco masenà pesa netto ut supra L. 13 (Spezia, fieno greco)
Cola caravella todesca pesa netta alla grossa L. 7 onze 2 (Ragia di Lentischio che ci vien di Levante in pezzetti secchi, che si fa liquida coll’acqua e col fuoco, ed è colla di cui fanno molto uso i lignaiuoli)
Lapis rosso pesa ut supra alla grossa L. 15 onze 2 (matita rossa o sanguigna)
Polvere de zuccaro mezana pesa alla grossa L. 31 onze 9
Mazorana da baldoni L. una (Maggiorana usata per insaporire una vivanda fatta col sangue di porco, il baldon)
Radise de peonia pesa L. 6 onze 9
Incenso pesa alla grossa netto L. 43 onze 4
Legno santo taià pesa netto ut supra L. 3 (legno che viene dall’America e serve agli usi della medicina e della tintuta, serve per curare il mal francese, ossia la sifilide. È anche detto guaiaco)
Salgiema pesa netta ut supra L. 38 onze 2 (Salgemma)
Fongo de larese pesa ut supra L. 8 onze 6 (Fungo di larice)
Sal armoniago pesa ut supra alla grossa L. 2 onze 4 (Sale ammoniaco, detto da chimici idroclorato d’ammoniaca. Sorta di sale che si estrae in Egitto dallo sterco de’ cammelli, ed ottiensi eziandio artificialmente. S’adopera nella stagnatura del rame, da tintori etc.)
Farina d’amitto pesa alla grossa L. 10 onze 6 (Maizena)
Un pezzo grando et uno piccolo de legno santo pesa alla grossa L. 44 onze 9
Pomelle de mirto pesa netto alla grossa L. 3 onze 7 (Bacche di mirto)
Nose moscade rotte pesa ut supra L. 5 onze 8 (Noce moscata)
Scavazzoni de cannella amabili L. 18 onze 9 (pezzi di cannella dolce)
Zenzero benedì L. 47 onze 8 ut supra alla grossa
Pevero pesa alla grossa ut supra L. 47 onze 9 (pepe)
Scavazzoni fini de cannella pesa alla grossa L. 13 onze 7
Arzento vivo pesa netto alla grossa L. 16 onze 11 (Mercurio)
Zaffaran de Spagna pesto pesa ut supra alla grossa L. 1 onze ½ (Zafferano di Spagna in polvere)
Zaffaran de Spagna intriego L. 4 onze 11 alla grossa (Zafferano di Spagna in stigmi)
Pevero biancho L. 1 onze 10
Cannella fina L. 3 ½ alla grossa
Goma arabica L. 5 onze 4 alla grossa
Garoffoli fini L. 3 alla grossa (Chiodi di garofano)
Capelleti de garoffoli L. 5 onze 11 alla grossa (teste di chiodi di garofano)
Fusti de garoffoli L. 5 onze 10 alla grossa
Turbiti grossi L. 1 onze 3 alla grossa (Nome di una pianta indigena de paesi caldi. È una sostanza resinosa estratta per mezzo dello spirito di vino delle cortecce delle sue radici, entra nella composizione della medicina purgativa)
Spiga celtica L. 1 onze 7 (E’ la radice della Valeriana celtica. “La spiga celtica si trova nelle regioni settentrionali e in Lombardia. Si raccoglie con le radici e si lega in manipoli grossi quanto una mano piena ne possa contenere che vengono chiamati fasci della Gallia. Ha virtù diuretica e giova alle infiammazioni del fegato.” - Historia Plantarum”, fine XIV secolo)
Ferreto de Spagna L. 1 onze 9 (si tratta di rame abbrucciato collo zolfo)
Sandoli rossi L. 1 onze 6 (Legno di Sandalo)
Cola quintida (Colaquinta) L. 2 ½ (Colaquinta o Pomo Quinto: pianta simile al cocomero selvatico, da alcuni chiamato fiele di terra e dagli Arabi Morte delle piante, perché a foggia di veleno fa morire tutte le altre erbe che le son vicine. La sua polpa è amarissima)
Sandoli bianchi L. 3 onze 4 alla grossa
Marcheseta de stagno L. 2 onze 9 alla grossa (marchesita: sorta di mezzo minerale composto di terra, zolfo, Sali e sostanze metalliche. Ne sono di molte specie come la pirite)
Antimonio L. 3 onze 11 alla grossa
Oglio di mandorla amara onze 4 alla grossa netto
Oglio di mandola dolce onze 5 netto alla grossa
Oglio di sasso alla grossa netto L. 1 onze 2 (Nafta)
Triacca fina onze una netta alla sotile
Miel rosato L. 13 onze 4 netto alla grossa
Uva passa preparata onze 9 alla sotile
Zenzero pesto L. 1 onze 7 alla sottile netto
Zafferan partì (diviso) in scartozzeti onze 1
Cannella pesta onze 11 alla sottile
Garoffoli pesti L. 1 onze 4 ½ alla sottile netti
Pevero rotto L. 2 onze 2 alla sottile netto
Pevero intriego L. 1 onze 5 alla sottile netto
Specie forte L. 2 alla sotile netta (Spezie piccanti)
Specie dolce L. 2 onze 2 alla sotile netta
Pevero pesto L. 2 onze 10 alla sottile
Cera da callegher onze 7
Garoffoli intrieghi L. 1 onze 11 alla sotile
Cannella intriega L. 1 onze 1, alla sottile
Specie partide L. 2 onze 3 alla sottile
Arzento vivo partì noselle n. 36 (Mercurio diviso in palline)
Mira pesta onze 7 alla sottile
Sangue de drago da cavalli L. 1 onze 7 alla sotile
Bonarminio da cavalli L. 1 onze 6 alla sotile (sostanza medicamentaria che si ritrovava ancora nei ricettari del XVII secolo)
Cenaprio L. 4 onze 6 alla sotile (o zenaprio, pigmento rosso chiamato anche vermiglio)
Minio grosso L. 5 onze 6 alla grossa
Verde rame pesto L. 1 onze 3 alla sottile
Mastici pesti L. 1 onze 7 alla sottile
Pevero bianco L. 1 onze 7 alla sottile
Zaffaran pesto onze 7 ½ alla sottile
Semenze de codogni L. 1 onze 10 alla grossa
Limadura da favero L. 3 onze 7 alla grossa
Boraso refatto L. 1 onze 8 alla sottile (Boraso: nitro fossile assai somigliante all’allume, che adoprasi dagli orefici per saldare metalli e facilitarne la liquefazione)
Boraso natural L. 1 onze 7 alla sottile
Tamarin (tamarindo) L. 5 alla sotile
Corali grezi da masenar rossi L. 1 onze 3 alla sotile
Corali bianchi grezzi da masenar L. 2 onze 3 alla sotile
Corali bianchi masenadi L. 1 onze 7 alla sotile
Porcelete da belletto l. 1 onze 10 alla sotile (pochette da trucchi)
Scamonca preparata L. 1 onze 2 alla sotile (prodotto medicinale)
Scamonca greza L. 1 onze 9 alla sotile
Lapis negro L. 2 alla sotile
Talco L. 1 onze 2 alla grossa
Oro pimento rosso L. 2 onze 6 alla sotile
Semenze de dorella onze 9 alla sotile (nome scientifico “Camelina sativa”, conosciuta anche come “falso lino” usata per produrre olio non per uso alimentare)
Cipari (cipero) onze 3 alla grossa (mandorla di terra)
Incenso pesto L. 1 onze 2 alla sotile
Purpurina L. 1 onze 2 alla sotile
Solfaro pesto L. 1 alla grossa
Smareio (smeriglio) da spaderi L. 14 alla grossa
Spoltia L. 1 alla grossa (Spoltiglia: polvere da orefici forse di smeriglio)
Saon tagliato L. 99 onze 3 (sapone tagliato)
Spigonardo alla sotile onze 1 quarto 1 (spiganardo: radice del nardo molto odorosa)
Seo de becco L. 1 onze 3 alla grossa (grasso di caprone)
Comin pesto L. 3 alla grossa (Cumino in polvere)
Cocole de levante L. 1 alla grossa (Specie di bacche o coccole prodotte da un albero dell’Indie orientali. I frutti risecchi sono un po’ più grossi de’ piselli, polverizzati vengono adoperati per uccidere i pidocchi o come esca per i pescatori)
Pillastro L. 1 onze 10 alla grossa (pilastro erba medicinale e anche radice che viene dal levante che si usa tenere in bocca per mitigare il dolore ai denti)
Curcuma L. 3 onze 2 alla grossa
Saon da Maschin L. 4 onze 2 alla grossa (sapone damaschino : con l’aggiunta di una sorta di rose)
Marabolani de pin forte onze 5 alla sotile (specie di susina)
Macio grossi L. 1 onze 1 quarto 1 sotile (specie di noce Moscata)
Legno aloe L. 1 onze 3 quarto 1 alla sotile
Radise de galangà L. 1 alla grossa (radice medicinale che viene dalla Cina)
Macis menudi L. 2 onze 5 alla grossa (piccoli macis)
Legno santo pesto L. 1 onze 10 alla grossa (legno che viene dall’america e serve agli usi della medicina e della tintuta, serve per curare il mal francese - anche detto guaiaco)
Scorza di legno santo L. 6 onze 1 alla grossa
Draganti in gomma L. 1 onze 8 alla grossa (gomma ch’esce dalla pianta spinosa detta Tragacanto)
Semenza de lin pesta quarto mezo (semi di lino pesti)
Sabion da hore L. 5 ½ alla grossa (Clessidre)
Litargirio doro pesto L. 11 onze 3 netto alla grossa
Smaltini di Fiandra L. 10 alla grossa (pigmento per dipingere)
Azuri L. 3 onze 11 alla grossa
Mira menuda L. 1 onze 9 alla grossa
Mira grossa L. 1 onze 1 alla grossa
Grassi de caval, d’occha, d’orso, de tasso, d’anatra et galina in tutto pesano L. 7 alla grossa
Veriol brusà L. 1 onze 5 alla sotile
Vernise da scriver L. 1 onze 10 alla sotile
Litargirio d’argento L. 1 onze 11 alla grossa
Ossa fetida L. 1 onze 4 ½ alla sotile (Ferulas communis o finnocchiaccio)
Antimonio L. 1 onze 1 ½ alla sotile
Sarrapin L. 1 onze 9 alla sotile (Sarapino: liquore d’uva ferula – messo nel cavo del dente, toglie il dolore)
Marcheseta d’argento L. 4 alla sotile
Coratina greza onze 6 alla sotile (olive coratina da cui si ricava olio)
Zallolin de Fiandra L. 2 onze 3 alla sotile (giallolino di Fiandra: pigmento giallo di piombo e stagno)
Euforbio onze ½ alla sotile
Tucia preparada L. 1 onze 1 alla sotile
Corai bianchi masenadi onze 4 alla sotile
Granna pesta onze ½ alla sottile (Grana: animaletti poco diversi dai pidocchi dei fichi e delle cimici degli agrumi, che si trovano nella montagna della Spagna e nella Morea. Serve a tingere i panni in rosso e paonazzo e anche ad usi medicinali)
Semenze d’acetosa onze 2 alla sotile
Rubini masenadi onze 6 alla sotile
Antimonio pesto onze 4 ½ alla sotile
Spago da litere giemi n. 10
Fenochi nostrani alla grossa L. 46
Stagnuoli zalli n. 23
Stagnuoli colloradi n. 32
Straffoio L. 31 alla grossa (Trifoglio o erba spagna)
Carta biava quinterni otto
Cartoni alla grossa L. 24 onze 6
Onguento da rogna onze 8 alla sotile
Spago grosso da ligar boccali in giemo
Fil de ramo in giaretta alla grossa
Onguento di achilo comun L. 49 alla grossa (Achillea: erba il cui sugo bevuto ristagna il sangue)
Fior de genestra onze 5 alla grossa
Papaveri n. 300
Grasso de tasso onze 5 alla grossa
Oselleti de profumo onze 10 ½ alla sotile (formine profumate)
Cina (china) onze 6 alla sotile
Riobarbaro eletto onze 5 1/2 alla sotile (Rabarbaro)
Carta da scrivar quinterni n. 4
Cartelle da scrivar n. 11
Carta rigada piccola quinterni 5 e sfogli n. 21
Carta sugarina quinterni 2
Carta da libro piccola in quinterno
Carta rigada quinterno uno
Smalto scuro L. 11 onze 2
Smalto chiaro L. 6 onze 9
Semenze de mellon L. 1 onze 2
Colla todesca chiara L. 4 onze 3
Arsinico partì L. 1 alla grossa
Cera verde da litere L. 2 onze 8 alla grossa
Cera rossa da litere onze 9 alla grossa
Cera levantina L. 1 alla grossa
Cera zalla onze 9 alla grossa
Lume zuccarina L. 2 onze 3 alla grossa
Lume scaiola L. 12 onze 3
Lume de piuma L. 13 alla grossa
Solfero beretin L. 4 netto alla grossa
Lume de roccha brusada onze 9
Narranzete L. 1 onze 4 alla grossa
Zaffira (zàfara) da boccaler L. 9 onze 6
Terra verde greza senza masenar L. 8
Fen grego masenà onze 3 alla grossa
Fen grego intriego L. 6 alla grossa
Terra de gambel L. 3 alla grossa (Gambelo: cammello)
Scorza de capari L. 1 onze 2 alla grossa
Zesso da sartor L. 1 alla grossa
Osimiel L. 2 alla grossa (ossimele: sciroppo fatto col sugo delle more)
Ogli diversi fatti al sol d’erbe L. 13 onze 6 netti alla grossa
Miel rosà L. 3 onze 1 alla grossa
Acque lambicade de diverse sorti L. 12 nette alla grossa
Zenzero candito L. 2 onze 3 alla sotile
Pegola dura da barche L. 15 alla grossa (pece)
Pegola spagna L. 14 ½ alla grossa
Terra rossa grossa L. 9
Stagno in sfoio L. 11
Piombo L. 14
Balle muschiate n. 30
Balle de saon schieto L. 2 onze 3
Candelle de più sorte de cera bianca pesa L. 119 alla grossa
Scatole da confetto vode n. 62
Scatole dorade da cinamomi n. 5
Candelle da serengar onze 2 alla sotile
Pasta de marzapan L. 2 alla sotile
Zuccaro da dar sui marzapani onze 8 alla sotile
Spiume de zuccharo L. 13 alla grossa
Onguento litergirio onze 6 alla sotile
Zuccharo candì bianco netto L. 33 alla grossa
Zuccaro rescaldà alla grossa L. 11
Zuccaro refinà L. 81 alla grossa netto
Zucchari fini L. 134 alla grossa
Specie dolce imperial L. 1 alla sotile
Curiandoli sottanadi L. 19 onze 9 alla grossa
Semencina confetta onze 10
Curiandoli de meza coverta L. 5 alla grossa
Oro fin da depentor sfogli n. 1200
Cannella confetta alla grossa onze 8
Cannella menuda confetta onze 1
Zuccharo cotto onze 6 alla sotile
Cidelle d’aromatico rosa n. 4 (cidella: pastiglia medicinale)
Zuccaro candì violado L. 7 alla grossa
Cidelle de diacodio L. 1 onze 6 alla sottile (diacodion: medicamento sonnifero)
Trecie onze 2 ½ alla sottile (trazia, voce antica usata a Venezia per indicare Treggèa ossia confetti di vari generi)
Draganti confetti L. 1 onze 7 alla sotile (Dràganti: gomma che esce da alcune piante)
Cidelle de galanga grando L. 1 onze 1 ½ alla sotile (galanga maggiore di Giava o galanga minore  della cina: radice medicinale con sapore aromatico)
Cidelle da vermi onze 3 ½ alla sotile
Oro masenà cape n. 56
Argento masenà cape n. 20
Oro da spadèr sfogli n. 30
Arzento da spadèr sfogli n. 100
Zuccharo refinà pesto L. 12 alla grossa
Peneti per la tosse onze 7 (pennito: pasta fatta di farina d’orzo o di zucchero, buona per mollificare la tosse cagionata da infreddatura)
Galangà pizzol da montagneri L. 1 onze 9 alla grossa
Curiandoli grossi confetti L. 4 onze 1 alla grossa
Mandole confette L. 10 onze 8 alla grossa
Pignoi confetti L. 3 onze 7 alla grossa
Confetto mescolato L. 1 alla sotile
Penelli da depentor a penne de diverse sorte per il valor de S. 24
Polvere de zuccaro mezana L. 9 alla grossa
Miel viola vecchio L. 1 onze 6
Ligne da marangon n. 60 (ligna: cordicella di lana che tenuta ferma da due capi della tavola s’alza alla metà, si bagna colla terra rossa volgarmente detta “ambuoro” e facendola ricadere sulla tavola stessa vi lascia il segno rosso per regola della segatura)
Curiandoli preparadi onze 10 alla grossa
Cola de pesse onze 3 ½ alla sotile (colla di pesce)
Aloè pattico L. 5 onze 4 alla grossa (il fungo estratto dall’aloè viene ordinariamente distinto in tre spezie cioè: succotrino, perchè ci si reca da Soccotore, ed è il più puro; l’epatico o patico, così detto dal colore somigliante a quello del fegato; e il caballino o cavallino che è di tutti il più impuro e più nero e s’adopera soltanto per i cavalli o altro bestiame)
Cera da callegher L. 5 alla grossa
Cera brusada L. 132 alla grossa
Scoladure de cera L. 62 onze 6 alla grossa
Cirij brusadi L. 54 onze 6 alla grossa (ceri bruciati)
Candeloti principiati L. 24 onze 6 alla grossa
Cere vecchie L. 3 onze 8 alla grossa
Carta strazza risme quattro
Solfero parte in canna et parte in pan L. 8 alla grossa
Scove de palma n. 6 (scope)
Capari insallati L. 7 onze 10 alla grossa
Marasche L. 5 onze 2 alla grossa
Susini sechi L. 2 onze 8 alla grossa
Terra negra L. 3 onze 1 alla grossa
Terra rossa L. 4
Terra zalla L. 8
Bossoli da rogna n. 35
Saon negro L. 21 alla grossa
Mellazzo L. 1243 alla grossa
Mostarda L. 40 alla grossa
Bianco da boccaleri L. 1588
Asedo mastelli 3 ½
Galla masenada L. 44 alla grossa
Saon bianco L. 424 alla grossa

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Silvia Rizzato